Riceviamo e pubblichiamo

 

 

Vi ricordate quando a Febbraio abbiamo comunicato pubblicamente che quest’anno non avremmo organizzato un nuovo Vercelli Pride, per motivi finanziari e di mancanza di risorse umane?

 

Ecco, in tempi non sospetti l’avvocato Carlo Olmo ci ha contattato chiedendo se potesse aiutarci.

Increduli, gli abbiamo chiesto un incontro per spiegargli la situazione, il nostro lavoro, i nostri obiettivi.

Carlo ci ha accompagnato orgogliosamente nella visita della sua Accademia, luogo di commistione tra fedi religiose, spiritualismo, arte, storia e filosofia; ci ha parlato di quanto le discriminazioni e le ingiustizie di ogni genere lo riguardassero in prima persona, ci ha raccontato di essere stato adottato e di come si fosse reso conto di voler restituire al mondo la fortuna che aveva ricevuto dalla vita. La sua purezza d’animo ci ha commosso e il suo coraggio di fronte all’eventualità di critiche per il supporto alla comunità lgbti+ ci ha dato speranza: “sono incensurato”, ci ha detto, “e non devo rendere conto a nessuno, se mi criticheranno non ha importanza”. Gli abbiamo raccontato delle diverse difficoltà incontrate l’anno scorso per reperire i fondi per la manifestazione, la diffidenza di politici e commercianti, salvo poche lodevoli eccezioni, che ci hanno ostacolato anziché supportarci, di come ci fosse pressoché impossibile pensare di ripetere lo stesso sforzo.

“Datemi un iban dell’associazione, domani vi farò una donazione”.

L’abbiamo abbracciato, perché ancora si poteva, abbiamo pianto.

 

Due giorni dopo, il 5 marzo, abbiamo trovato sul conto corrente ben 8000€, una somma che non abbiamo mai visto forse neanche sommando tutti i bilanci della nostra associazione negli anni. In tempi non sospetti, quando ancora di Covid-19 si iniziava timidamente a parlare, prima delle incessanti donazioni ad ospedali, enti e privati per l’emergenza, Carlo ha pensato anche a noi. Abbiamo ritrovato la forza propulsiva che ci mancava e abbiamo deciso di organizzare il Vercelli Pride 2020, contrariamente a quanto avessimo annunciato, programmando una conferenza stampa ad hoc presso l’Accademia di Carlo il primo di aprile, per l’ironia della data, così da diffondere insieme a lui la buona notizia.

 

Purtroppo niente è andato come speravamo. Non sappiamo se ci sarà un Vercelli Pride ma abbiamo ricevuto richieste di aiuto da parte di persone che non hanno accesso agli aiuti istituzionali, che si trovano a non sapere come fare la spesa perché non possono lavorare. Abbiamo deciso, perciò, di stanziare 3000€ dei fondi donati da Carlo Olmo per aiutare i membri della nostra comunità che si trovassero in condizioni disagiate durante questi tempi difficili. Perché non si può celebrare l’orgoglio della diversità se tra di noi c’è ancora chi non ha diritto ad un lavoro dignitoso per motivi che non ha scelto, come l’orientamento sessuale, l’identità di genere o il luogo di provenienza. C’è ancora molto, troppo, da fare.

 

Crediamo fermamente che se ci fossero più persone sensibili alle difficoltà di chi nella vita è stato meno fortunato vivremmo tutti meglio, soprattutto quando una pandemia mondiale azzera le differenze e cancella le frontiere dimostrandoci la futilità delle etichette che affibbiamo a tutti gli esseri umani ogni giorno.

 

Ricchi e poveri, giovani e anziani, uomini e donne, bianchi e neri, etero e lgbti+: l’emergenza riguarda tutti e tutte, solo che molti di noi hanno la fortuna di avere un lavoro, una casa e una famiglia che l’ama, mentre tanti altri sono soli, senza lavoro, senza una fissa dimora e senza qualcuno che li supporti.

 

Per quanto ha fatto per la nostra comunità, perché non sappiamo quando ma ci sarà un nuovo Vercelli Pride, ma soprattutto per tutto ciò che ha fatto e continua a fare per chiunque, senza distinzioni, rivolgiamo un immenso grazie a Carlo Olmo e all’umanità che ci ha insegnato.

 

Carlo dice che noi siamo una nuova primavera che rinasce, noi ci sentiamo primavera e rinasceremo anche grazie a lui.

Arcigay Rainbow Vercelli

 




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