«Voglio confidarti un segreto che ti aiuterà ad affrontare le prove a cui la vita vorrà sottoporti: sii coraggiosa e gentile», diceva la madre a Ella, la Cenerentola Disney (versione Kenneth Branagh, con attori veri), in una delle prime scene del film. Una frase detta in una fiaba, ma il potere della gentilezza si riflette nella vita vera. Sgombriamo subito il campo da un grande equivoco: la gentilezza non è dimostrazione di fragilità o di debolezza, anzi: è tutto il contrario. Essere gentili vuol dire essere forti: lo ribadisce anche Lady Gaga, che con la mamma Cinthya Germanotta ha scritto Channel kindness. Storie di gentilezza e comunità, edito in Italia da De Agostini, in cui raccoglie 51 storie di gentilezza, coraggio e resilienza di altrettanti giovani di tutto il mondo, a dimostrazione che la gentilezza è veramente un linguaggio universale. Come Lady Gaga dice: «La gentilezza guarisce le persone, guarisce il mondo ed è ciò che ci unisce». Un sentimento da condividere sopratutto a Natale. Anche per Stefania Urso, psicoterapeuta presso CasaOZ e i MagazziniOz di Torino «la gentilezza è un sentimento universale che ci mette in connessione con il mondo, ci sintonizza con gli altri e ci fa entrare in empatia con loro, crea una rete rassicurante di comfort e di serenità quotidiana». Risultato? Un gesto di gentilezza può far sentire meglio l’altra persona e di conseguenza fa stare meglio noi stessi. Recentemente la rivista britannica Hello! ha stilato la Kind List, elenco delle celebrità che si sono fatte notare per i loro atti di gentilezza nei confronti della comunità e dell’ambiente: non solo Lady Gaga, ma anche Elton John, Jennifer Aniston, Emma Stone, Keanu Reeves, the Rock. Leo Di Caprio.
Ma la gentilezza non fa bene soltanto ai più famosi: recenti studi confermano come aiuti a rafforzare le relazioni sociali creando diffuso benessere. Essere gentili ha un effetto salutare e terapeutico, come evidenziato da diversi studi scientifici: come gli antidepressivi medici, la gentilezza stimola la produzione di serotonina. La serotonina guarisce le ferite, ci calma, ci rende felici. La cosa interessante è che la gentilezza aumenta la serotonina sia in chi la dona, sia in chi la riceve e in tutti coloro che ne sono testimoni. Produce anche endorfine, che sono gli antidolorifici naturali del cervello e hanno effetti simili a quelli della morfina. Inoltre, aumenta la produzione di ossitocina nel nostro sistema. L’ossitocina promuove i legami sociali, ha un effetto calmante immediato, aumenta la fiducia e la generosità, rafforza il sistema immunitario, aumenta la virilità. Dagli studi risulta anche che le persone compassionevoli hanno due volte il livello del DHEA, (deidroepiandrosterone) l’ormone che rallenta l’invecchiamento, e il 23% in meno di cortisolo, il famoso ormone dello stress. Soprattutto in questi ultimi anni, poi, il concetto di gentilezza si è allargato: non è intesa solo verso il prossimo, ma anche nei confronti della natura. Per questo è importante essere gentili con l’ambiente, rispettandolo e cercando di impegnarci in un consumo più sostenibile. Volete approfittare dei benefici della gentilezza? Eccovi nella gallery una lista di dieci gesti da fare almeno una volta nella vita (ma più li praticherete, più benessere avrete e diffonderete intorno a voi), e che inoltre daranno dei vantaggi in più. Provate!