L’esame delle migliori tecniche di insegnamento dell’empatia ai sanitari, confrontando il metodo utilizzato dai docenti nella Asl Toscana nord ovest con quello utilizzato a Boston, centro di eccellenza in questo ambito.
Era questo lo scopo del meeting internazionale on line che si è svolto nel pomeriggio di ieri (21 luglio): medici e infermieri, impegnati nell’insegnamento per migliorare la comunicazione in ambito aziendale, si sono incontrati con la professoressa Helen Riess, della Harvard Medical School, direttrice del centro di formazione Empathetics (clicca qui) di Boston e con il dottor Joseph Stern, neurochirurgo che oggi si dedica all’insegnamento della comunicazione sanitaria agli specializzandi.
Come è stato ribadito anche nell’incontro di ieri, la buona comunicazione determina molti effetti positivi sul paziente, dimostrati scientificamente: permette una diagnosi più accurata, aumenta la capacità della persona di seguire le cure prescritte, diminuisce il rischio di errori, aumenta la soddisfazione del paziente per le cure ricevute e, non ultimo, può facilitare il tempo di guarigione nelle malattie acute, migliorare il decorso e diminuire le complicanze nelle malattie croniche.
Una buona comunicazione aiuta anche tutto il personale sanitario. Anche in questo caso la ricerca scientifica ha dimostrato che i professionisti che comunicano in modo migliore e più empatico presentano un rischio più basso di ricevere reclami e di dover affrontare cause per risarcimento. È dimostrato, infine, che i sanitari più empatici hanno un rischio più basso di burnout (una sofferenza emotiva che può colpire chi esercita una professione di aiuto).
La professoressa Riess, durante l’incontro si è mostrata molto interessata alle metodologie didattiche usate nell’Azienda USL Toscana nord ovest ed ha apprezzato l’investimento di risorse messo in gioco per migliorare la qualità della relazione tra sanitari e pazienti.
Nell’ambito della Asl ci sono oggi 15 docenti di comunicazione che lavorano in stretto coordinamento con la struttura di sicurezza del paziente, diretta da Tommaso Bellandi, per aiutare i colleghi ad apprendere le modalità comunicative in grado di incrementare la sicurezza e la qualità delle cure.
Nel meeting con i professionisti di Boston erano presenti il medico di direzione sanitaria dell’ospedale di Lucca Sergio Ardis, autore di vari libri sull’argomento, e Carlo Mazzatenta, direttore della Dermatologia sempre di Lucca, entrambi docenti senior.
I docenti junior erano rappresentati dall’infermiera Monica Torre, dal medico di medicina generale Irene Cavasini, da Licia Matteucci della struttura di Comunicazione, dall’anestesista e rianimatore Stefano Maiorano, dall’odontoiatra Valentina Ungaretti e da Guido Miccinesi dell’Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica della Regione Toscana.
Il gruppo di docenti è nato dopo che il direttore della struttura di Formazione dell’Asl Toscana nird ovest Francesco Niccolai ha unificato tutte le iniziative formative dell’Azienda in un unico progetto basato su un solo modello didattico. Oggi sono in atto decine di corsi di formazione che si basano sulle più attuali evidenze scientifiche disponibili nel settore.