«Durante un precedente percorso professionale, abbiamo riconosciuto il potenziale per intraprendere la strada della creazione di qualcosa di unico, che rispecchiasse un’estetica e valori condivisi tra di noi», afferma al telefono Arianna Giampietro, a capo della società. L’anno scorso, durante la fase iniziale del progetto, le tre socie erano nel pubblico dell’evento di Visionaria e già nutrivano il sogno di salire su quel palco, un giorno, per condividere il loro progetto. Quest’anno sono riuscite a trasformare quel sogno in realtà, sperimentando un momento memorabile.
L‘integrazione dell’intelligenza artificiale nei settori della comunicazione e del giornalismo, tematica molto attuale negli ultimi mesi, porta allo stesso tempo rischi e potenzialità rivoluzionarie nel settore in cui Maze e altre agenzie operano. Da un lato, l’automazione per ottimizzare processi e generare contenuti, dall’altro, però, sorgono preoccupazioni legate alla sostituzione di lavori umani e alla creazione di contenuti distorti o manipolati.
«Nel contesto della nostra attività, alcune nicchie la sfruttano ampiamente, soprattutto per aspetti legati alla grafica. Tuttavia, attualmente, questo approccio non è certo la prassi comune. Per noi – afferma ancora Arianna – è impensabile considerare l’IA come sostituta della nostra competenza specifica. La creazione tramite intelligenza artificiale è una realtà troppo distante da ciò che può emergere nel processo di costruzione di un rapporto empatico con il cliente che abbiamo di fronte», concludono le tre socie che hanno fatto percorsi di specifici: Stefania è laureata in design della comunicazione e multimedia design, Sarah ha competenze in ambito di web design, digital marketing e social management e per Arianna formazione in campo umanistico, editoriale e heritage management.