Roma – “L’Universita’ degli Studi Internazionali di Roma ha condotto una ricerca sulle conseguenze emotive del lockdown sui bambini per analizzare le potenziali correlazioni tra lo sviluppo di disturbi internalizzanti o esternalizzanti e le funzioni riflessive genitoriali. Questo studio e’ stato condotto su 500 famiglie di bambini nella fascia 6-10 anni, ed abbiamo valutato come ansia, irritabilita’ e disregolazione emotiva siano nettamente correlati alle capacita’ di rispecchiamento emotivo delle madri, cioe’ la capacita’ di capire e interiorizzare le emozioni del bambino e restituirle in maniera adeguata ed efficace.”
“Pertanto, diventa essenziale stabilire nella famiglia un clima di sostegno, fornendo al bambino un’impalcatura stabile che faciliti la comprensione del fenomeno, esorcizzando lo stress derivante dall’evento stesso e contribuendo allo sviluppo delle capacita’ di resilienza utili ad affrontare la ripresa post quarantena. In questo studio abbiamo eseguito un’analisi Correlazionale per indagare se le funzioni riflessive genitoriali possano influenzare gli aspetti comportamentali dei propri bambini ed abbiamo evidenziato una forte correlazione tra i disturbi internalizzanti (depressione, appiattimento dell’umore, ansia) ed esternalizzanti (irritabilita’, iperattivita’, aggressivita’) e le funzioni riflessive genitoriali, soprattutto delle madri.”
“Altro dato importante emerso e’ che spesso i disagi si manifestano non tanto durante il periodo restrittivo, quanto alla ripresa delle attivita’. Infatti, la funzione di rispecchiamento emotivo genitoriale insieme ad un adeguato stile comunicativo risulta fondamentale quale substrato per lo sviluppo di corrette capacita’ di resilienza sia nel periodo di criticita’ che nella fase di ripresa”. Cosi’ in un comunicato Alessandro Frolli, direttore scientifico del Centro di Ricerca sulle Disabilita’ dell’Unint.