Spiegare cosa significa essere volontario richiede attenzione, perché essere “volontario” rappresenta un momento di confronto con se stessi prima ancora che con gli altri.

Volontà, volontario, volontariato. In questo abbinamento una cosa è certa, dopo questa esperienza nessuno rimane lo stesso, nessuno rimane senza aver imparato nulla.

“Avvicinarsi al volontariato, farlo ha rappresentato una costante della mia vita, fin da quando ragazzotto della periferia popolare di Viterbo partecipai alla nascita di un comitato di quartiere. Un’idea molto valida per rispondere ai piccoli bisogni delle famiglie e aggregare persone”.

Remo, sessantenne, nato ad Allumiere ma viterbese nella vita, sposato, due figli, ci racconta cosa vuol dire essere volontario.

“Per curiosità culturale, ma anche per impiegare tempo libero, ho trascorso poi molti anni come socio di una società archeologica. Una bellissima esperienza, capace di farmi amare ancora di più Viterbo ed il suo territorio. Per la mia città di adozione ho dato anche un contribuito per i festeggiamenti legati a Santa Rosa”.

Fare del bene produce del bene sia nel dare che nel ricevere, indipendentemente dal tipo di motivazione alla base della scelta. Il volontario ha una responsabilità nei confronti della persona o della situazione di cui intende occuparsi. Per questo si riconosce alla formazione e alla condivisione delle esperienze grande importanza.

“In queste occasioni di volontariato ho ritrovato compagni, vecchi amici adesso diventati, come me, amici vecchi. Ho avuto accoglienze meravigliose da persone diverse tra loro ma unite dallo stesso spirito, la volontà di donare, di rendersi disponibili all’ascolto e aiuto di chi ha bisogno. Perché a Viterbo, ho purtroppo scoperto, che la povertà c’è. Imparare a dare attenzione a necessità ed emozioni, a valori e stili di comunicazione, permette di entrare correttamente in relazione con l’altro”.

Oggi Remo è volontario dell’emporio solidale I Care promosso dall’Associazione Viterbo con Amore di Viterbo. Un social market che vuole essere un aiuto concreto alle persone in difficoltà del territorio della Tuscia.

“Le centotrenta famiglie che stiamo aiutando in questo momento e le circa trecento a cui abbiamo offerto cibo, prodotti per l’igiene e vicinanza, dall’apertura nel 2018, hanno rinnovato il significato della mia esperienza di volontariato. Ho conosciuto persone che, pur in un momento buio della loro vita, dimostrano grande dignità. E’ una crescita anche personale, ho imparato ad essere più tollerante e ad essere consapevole di quanto sono fortunato. L’espressione di quegli occhi che riesci a sostenere, giustifica il tempo che dedichi loro. Insomma, ho iniziato a fare volontariato per curiosità, perché avevo tempo libero a disposizione e per portare ad altri la mia piccola esperienza di vita. Ora però c’è un motivo in più ed è quello di rispondere al bisogno degli altri”.



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