Nuova brusca frenata dei contagi all’indomani di un giorno di festa. Come già successo, anche ieri, subito dopo l’Epifania, si è registrato in provincia di Frosinone un calo dei tamponi e, di conseguenza, dei positivi. Ma alla lista dei decessi si aggiungono altri tre nominativi. Continua la crescita dei vaccinati, anche se si registra la protesta dei medici liberi professionisti, al momento esclusi dalle categorie interessate da questa prima fase della campagna.

I decessi
Le nuove vittime sono un uomo di 82 anni di Arce, una donna di 72 anni di Isola del Liri e un uomo di 82 anni di Cervaro. Sono le vittime numero otto, nove e dieci della settimana, mentre da inizio anno le persone che non sono sopravvissute al Covid sono tredici. Dal principio dell’emergenza si contano 279 morti, la stragrande maggioranza nella seconda ondata.

I casi
Effetto festivo per i nuovi positivi, ieri 61, cifra che fa il paio con i 46 di lunedì, i 15 del 2 gennaio, i 40 del 28 dicembre, altro lunedì, i 27 del 26 dicembre, i 39 del 21 dicembre, i 55 dei lunedì 14 e 7 dicembre e i 54 del 30 novembre, giusto per restare ai numeri dell’ultimo mese. Il dato va analizzato con quello dei tamponi, ieri 377 il che porta il tasso di positività al 16,18%, valore comunque elevato, anche se la Ciociaria, nelle scorse settimane, è arrivate anche a punte del 28%. Tra i 61 nuovi positivi, 6 vengono da Frosinone, 5 da Veroli, 4 da Ceprano e Ferentino, 3 da Amaseno, Boville Ernica, Castro dei Volsci, Roccasecca e Vallecorsa, 2 da Cassino. Con queste cifre si abbassa la media dei contagiati, calata a 115,5 nell’arco delle 24 ore, meglio dei 165 registrati la passata settimana, il dato più alto dell’ultimo periodo, ma allo stesso tempo più dei 97,43 del 21-27 dicembre, al contrario, il periodo migliore degli ultimi tempi. Gennaio presenta 962 casi, con una media di 137,43, la seconda più alta dopo i 219,6 di novembre. Ora bisognerà vedere nei prossimi giorni se siamo in presenza della temuta terza ondata, frutto di comportamenti scorretti tenuti nel periodo natalizio, nonostante le misure per limitare la diffusione del contagio.

I guariti
Nel conto di ieri si segnalano 37 negativizzati, di cui 4 a Frosinone e Cassino, 3 a Veroli, 2 a Boville Ernica, Ceprano e Ferentino e 1 tra Amaseno, Castro dei Volsci, Roccasecca e Vallecorsa tra i paesi che ieri avevano almeno un positivo. I negativizzati di gennaio sono 613, che si aggiungono ai 3.835 di dicembre.
Da metà novembre sono guarite circa 8.000 persone.

I vaccini
Alle ore 18 di ieri sono 50.233 i vaccini contro il Covid somministrati nel Lazio. In testa sempre l’Asl di Frosinone con 4.935, seguono con 4.766 l’Asl Roma 6 e con 4.583 l’Asl Roma 5. Nelle altre province Viterbo a 2.682, Latina a 2.433 e Rieti a 1.200. Alle 12 di ieri i vaccinati del Lazio erano 45.741, di cui 4.665 nella Asl di Frosinone.

Vaccini, la protesta
Si registra la protesta dei medici liberi professionisti, esclusi, al pari degli odontoiatri, dalle categorie da vaccinare subito in base al piano strategico nazionale.
Il pediatra Silvio Pizzutelli, libero professionista, ricorda l’apertura della Regione Lazio al resto dei medici. «C’è stato un accordo tra l’ordine e l’Asl spiega Pizzutelli per vaccinarci anche noi, usando il portale delle prenotazioni. Poi qualcosa è cambiato e un nostro collega è stato respinto. Ora sarà la Regione a comunicare al l’ordine un referente che indicherà i nominativi di chi intende vaccinarsi. Ciò significa che non se ne parlerà prima di un paio di settimane, pensate, però, ai dentisti, agli assistenti di poltrona, ai medici che visitano nei loro studi, tutta gente cheil ministro nonha previsto tra le categorie che andavano vaccinate subito come se non fossero esposte al virus.
Mi rendo conto cheè un terrenominato, dato che mancano indicazioni ministeriali, ma a farne le spese siamo noi.

Ci sono state proteste in tutta Italia. Stiamo pensando di fare una manifestazione, se non ci ascolta nessuno.
Siamo almeno 70/80 medici più tutti i dentisti. È un problema diffuso che sta creando malumore e una sensazione di ingiustizia». Per i liberi professionisti si è speso anche l’ordine dei medici. Il presidente Fabrizio Cristofari dopo aver evidenziato che a monte c’è una legge dello Stato che ha deciso ciò, ricorda che la «Regione ha fatto un accordo con gli ordini per velocizzare i tempi per vaccinare i medici liberi professionisti, compresi gli odontoiatri. Lo abbiamo chiesto a gran forza. Il fatto positivo è che da noi si vogliono vaccinare tutti. E in tal senso c’è un forte impegno dell’ordine per le categorie escluse in prima istanza e questo impegno ha portato a un intervento della Regione che ha inteso estendere prima ai medici di famiglia, poi ai liberi professionisti, agli odontoiatri e a tutti gli infermieri la vaccinazione».





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