“Regala ciò che non hai” è una poesia sull’altruismo, sull’empatia, sulla bellezza del dono, dettato dall’amore incondizionato.
Sull’autore di questa poesia vige l’incertezza: diverse fonti l’attribuiscono ad Alessandro Manzoni. Tuttavia, alcuni blog nel caso della poesia “Regala ciò che hai” si tratta di un falso manzoniano.
Un messaggio di speranza e forza
La pandemia, spesso, ci arreso più chiusi verso il prossimo. Ci arreso più egoisti, più attenti al nostro orticello, meno dediti alla comunità e alla difficoltà degli altri. I problemi si sono accavallati ognuno di noi, così abbiamo dimenticato l’importanza del dono e dell’aiuto reciproco.
Questa poesia ci fa riflettere proprio su queste ultime cose. Ci sprona a condividere i nostri problemi con le altre persone, per sentirci meno soli. Ci sprona all’attenzione, quell’attenzione tesa a coccolare i momenti bui di chi amiamo. Perché questo, non solo darà forza all’altra persona, ma la darà anche a noi.
Illuminali dal tuo buio.
Scrive così l’autore della poesia, regalandoci un’immagine meravigliosa. Perché anche quando passiamo dei periodi particolarmente difficili, oscuri, fatti di silenzi e caos, possiamo amare comunque, Sì, possiamo non dimenticare di sviluppare l’empatia.
Le ombre raccontano di una luce che c’è da qualche parte, e così l’autore ci prona a cercarla, o ad utilizzarla verso qualcun’altra. Così possiamo arricchirci, anche se ci sentiamo poveri, stanchi, vuoti. La condivisione produce “serenità” , nonostante la tempesta.
Le parole della poesia non rappresentano solamente una speranza, ma rappresentano l’atteggiamento positivo e propositivo che dovremmo tutti avere dopo un anno e mezzo così difficile. Il buio, in realtà, inglobato la quotidianità di tutti, per questo motivo dobbiamo ricordarci che “lo stare insieme”, fa bene.
Torneremo tutti a splendere.
La poesia “Regala ciò che non hai”
Occupati dei guai, dei problemi
del tuo prossimo.
Prenditi a cuore gli affanni,
le esigenze di chi ti sta vicino.
Regala agli altri la luce che non hai,
la forza che non possiedi,
la speranza che senti vacillare in te,
la fiducia di cui sei privo.
Illuminali dal tuo buio.
Arricchiscili con la tua povertà.
Regala un sorriso
quando tu hai voglia di piangere.
Produci serenità
dalla tempesta che hai dentro.
“Ecco, quello che non ho te lo dono”.
Questo è il tuo paradosso.
Ti accorgerai che la gioia
a poco a poco entrerà in te,
invaderà il tuo essere,
diventerà veramente tua nella misura
in cui l’avrai regalata agli altri.