A Natale siamo tutti più buoni, ma pure più stressati. Sarà per la corsa ai regali, per le cene coi colleghi e le tombolate in famiglia, ma un po’ di nervosismo ci guasta sempre le feste. Come combatterlo? L’arma migliore è l’altruismo. Non servono gesti eclatanti da Babbo Natale in borghese. Bastanosemplici gesti quotidiani, come tenere la porta aperta ad un vicino di casa, aiutare un amico in difficoltà o servire un pasto caldo nelle mense per i bisognosi. Perchè aiutando gli altri, aiutiamo un po’ anche noi stessi: lo stress si riduce, le emozioni negative si dissolvono. Lo dimostra anche uno studio scientifico, condotto dagli psicologi dell’Università di Yale e pubblicato sulla rivista Clinical Psychological Science.
Grazie ad un’applicazione per smartphone, i ricercatori hanno discretamente monitorato la vita quotidiana di 77 volontari tra i 18 e i 44 anni per due settimane. Ogni sera, la app sottoponeva loro un questionario per indagare quanti eventi stressanti erano accaduti durante la giornata, quante buone azioni erano state commesse e quale era lo stato emotivo della persona.
Dai risultati è emerso chiaramente che i gesti altruisti sono associati ad un livello di stress più basso, a emozioni più positive e ad un miglior benessere psicologico.
«E’ sorprendente vedere quanto l’effetto sia forte e uniforme nelle esperienze quotidiane», affermano i ricercatori. «Abbiamo osservato, ad esempio, che quando una persona assume comportamenti altruisti in un giorno particolarmente difficile, lo stress non riesce a scalfire le sue emozioni positive e il suo benessere psicologico, ma determina solo un lievissimo aumento delle emozioni negative».
Le prossime feste di Natale potrebbero dunque essere l’occasione perfetta per provare a fare del bene per farci del bene. «Le festività possono essere fonte di grande stress – aggiungono gli psicologi di Yale – quindi provate a chiedere alle persone che vi stanno vicino se hanno bisogno di aiuto, o semplicemente tenete la porta dell’ascensore aperta ai vostri vicini di casa per il prossimo mese. Potrebbe essere un modo per sentirvi un po’ meglio».
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