SOLIDARIETÀ
LUSIA «L’altruismo è sempre stato uno dei nostri valori, crediamo che davvero contribuisca a dare speranza». Le parole sono di Daniele Campagnaro, il general manager che guida Agricola Lusia, l’azienda che ha recentemente donato alcuni colli di frutta alla Croce rossa con l’obiettivo di aiutare le famiglie. Una collaborazione che proseguirà. In questo momento di sconforto e difficoltà per molte famiglie, Agricola Lusia ha offerto il suo contribuito per mitigare la drammatica situazione. L’azienda è una giovane realtà del territorio, specializzata principalmente nell’importazione di agrumi, che nel corso degli anni è divenuta uno dei più importanti leader italiani nel commercio di frutta.
IL DONO
«Ci è stata chiesto dalla Croce rossa una donazione di clementine e arance con lo scopo di incrementare la spesa che quotidianamente portano alle famiglie bisognose», afferma Campagnaro. Il reparto ortofrutticolo ha avuto un notevole incremento di prezzi in quest’ultimo mese contraddistinto dall’emergenza Covid-19, così molte famiglie hanno difficoltà ad acquistarne una quantità sufficiente. «Siamo lieti di poter aiutare la Croce rossa, perché riteniamo che siano i più affidabili per la spesa a domicilio, perché dotati di tutti i dispositivi di sicurezza necessari», continua il direttore generale. Quando i volontari della Croce rossa lo riterranno più opportuno, potranno chiamare Agricola Lusia durante qualsiasi giorno della settimana per avere della frutta da dare ai più bisognosi, passandola poi a ritirare appena sarà pronta.
«Sento davvero il bisogno di ringraziare tutti i 40 lavoratori che stanno dimostrando tenacia e attaccamento all’azienda, nonostante la grande stanchezza che si trovano a sopportare a causa della notevole domanda», tiene a dire Campagnaro, il quale aggiunge che «siamo stati dichiarati idonei dallo Spisal per quanto riguarda le misure di tutela dei dipendenti. Per questo devo ringraziare Le sarte venete che hanno donato a tutti noi dell’azienda delle mascherine di loro produzione. Abbiamo sempre creduto nella politica dello scambio, è un dare e ricevere. Non è la prima, né l’ultima volta che facciamo gesti solidali con delle donazioni, è uno dei nostri credo».
Andrea Corso
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