Quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria in atto, il Natale è arrivato “in punta di piedi” nella scuola primaria “Pascoli “di Adria. Niente recite, canzoni e feste in salone, ma riflessioni, pensieri e gesti significativi. Uno dei momenti sè rappresentato dalla figura dell’elfo vestito di verde, che tiene tra le mani una scatola. Al suo interno i bambini hanno depositato la loro donazione per l’Opam, l’associazione umanitaria che si occupa di alfabetizzazione e istruzione nei Paesi in via di sviluppo. Una parte della “paghetta”, un risparmio tenuto da parte, un soldino per qualcuno che ha bisogno di aiuto. Un’iniziativa l’adozione a distanza di maestri che operano in uno degli Stati sostenuti dall’Opam, attivata anche quest’anno dal comitato genitori. L’associazione (Opam), per mezzo della scrittrice Silvia Nadalini, ha donato ad ogni classe una busta con dei semi da piantare in giardino, accompagnato dal percorso di riflessione portato avanti dalle insegnanti su solidarietà e amicizia fra i popoli. A rallegrare il mattino di dicembre, gli addobbi in legno e le decorazioni natalizie create dalle mani delle mamme e dei papà, che i piccoli hanno trovato nel giardino della scuola.
Guendalina Ferro
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