Una donna, Edmonda Marisa Cavanna, morta il 9 dicembre scorso, all’et di 96 anni, a Genova, lasciando in beneficenza 25 milioni di euro. La sorpresa arrivata con l’apertura del testamento. A beneficiare della somma — infatti — sono stati 16 enti tra cui l’Ospedale Gaslini o il Galliera del capoluogo ligure, ai quali andata una prestigiosa villa dal valore di 3 milioni di euro. Nel necrologio, pubblicato sul Secolo XIX oggi (26 febbraio, ndr), e scritto prima di morire, l’ex professoressa di Lettere ringraziava i medici e ricordava la lunga schiera di ex allievi incontrata negli anni.

Per espressa volont di Marisa: A Mirella ed alla sua famiglia l’augurio affettuoso di una vita serena. Un grazie particolare ai medici Dott. Alessandro Perasso e Dott. Michele Garbero per tanti anni di assistenza con grande impegno professionale ed amicizia. Grazie anche al Dott. Gino Noceti insostituibile e carissimo amico. Agli amatissimi Gingi e Zakaria l’affettuoso saluto di nonna Marisa. Un riconoscente abbraccio alle amiche e al personale di casa. Un ricordo commosso alla lunga schiera degli ex allievi. La presente vale da partecipazione e ringraziamento.

Atti di beneficenza da fare e di cui non parlare

Oltre alla beneficenza, nell’eredit sono inclusi la nipote (figlia del fratello), alcuni amici, il curatore testamentario che dopo 30 anni ancora le dava del lei ed rimasto piuttosto stupito dal lascito. La donna non ha dimenticato nemmeno la donna che in questi mesi l’ha assistita e curata, alla quale sono stati destinati 3,7 milioni di euro. Nel testamento alla nipote sono anche stati lasciati i documenti della nobile famiglia Contarini da cui discendiamo. Chi conosceva la signora Cavanna, ne ricorda l’estrema riservatezza e ritrosia ad apparire, in particolare in atti di beneficenza da fare e di cui non parlare. Lontana dalla vita mondana e molto religiosa, non si era mai sposata e anche per l’et viveva da ultimo piuttosto ritirata. Aveva scritto da s il proprio necrologio lasciandolo in busta chiusa, con degli ultimi saluti pieni di affetto e gratitudine per molti. Si concludeva, come detto, con un ricordo commosso alla lunga schiera degli ex allievi, la ragione di gioia di una vita.

I beneficiari del testamento

Il testamento olografo era — invece — pronto dal 2012. Ben cinque su otto dei beneficiari dell’eredit Cavanna, si parla di circa 25 milioni di euro complessivi, sono istituzioni, associazioni o onlus. Andranno dunque circa 5 milioni di euro di beni mobili al Galliera, assieme ai ricavi della vendita al miglior offerente del prestigioso edificio in via Giordano Bruno a Genova, situato in una spettacolare posizione a due passi dal mare, dove Marisa abitava. Si stima possa valere altri 3 milioni di euro o pi. Tutti gli arredi vengono invece lasciati al Don Orione di Genova, che riceve un altro ottavo del patrimonio Cavanna in titoli e contanti (per 5 milioni circa). Altri 5 milioni vanno all’ospedale pediatrico Gaslini di Genova e 5 ancora all’Associazione italiana per la ricerca sul Cancro. Quasi altri 4 milioni (12/13) sono poi ripartiti tra: Amnesty International, Amici senza frontiere, Save the Children, Fondazione Don Carlo Gnocchi, Associazione italiana Amici di Roul Follereau, Lega del Filo d’oro, Suore missionarie della carit opera Madre Teresa di Calcutta, Piccole suore dei poveri, Fondazione Opera S. Francesco dei Poveri, Associazioni Missioni Don Bosco e Opera d’Assistenza Progetto sorriso nel mondo. Al Gaslini e al Galliera la Cavanna ha chiesto di utilizzare il lascito non per la normale amministrazione e manutenzione dell’ospedale, bens per la ricerca e l’acquisto di apparecchiature necessarie per pi opportune cure degli ammalati. Al Galliera, cui come detto andr il ricavato della vendita della casa, chiede in particolare chiede di privilegiare la divisione di Cardiologia per continuare la tradizione della mia famiglia.





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