Una grande, immensa session musicale dove radunare attraverso i social il maggior numero di artisti per interpretare insieme una canzone e, nel contempo, sostenere la raccolta fondi da destinare all’Ausl di Modena. Questa l’idea lanciata dal cantautore emiliano Davide Turci, infermiere da oltre vent’anni operativo al 118 di Modena, la sua città. In un momento quale quello attuale, Davide ha voluto unire le “due anime” della sua vita, l’aiuto al prossimo e la musica, attraverso una canzone che ha scritto nei giorni scorsi, durante l’isolamento che ha dovuto seguire per un sospetto contagio da Coronavirus covid19, risultato poi fortunatamente negativo. Come sostiene lui stesso con forza, «la musica accorcia le distanze, in un momento quale quello attuale, ancora di più».
E in questa canzone, scritta di getto mentre le ore scorrevano lentissime tra le mura domestiche, Davide Turci ha posto l’accento su un ulteriore passaggio centrale con l’obiettivo di lanciare un messaggio, tanto duro quanto importante: «In questo brano parlo di tutte quelle persone che fino a poche settimane fa riempivano di improperi tutte le donne e gli uomini che si stanno adoperando per tutelare la nostra salute. Per non parlare poi delle aggressioni fisiche e delle devastazioni di Pronto Soccorso di cui spesso si è parlato nelle pagine di cronaca. Ecco, probabilmente, con non poca ipocrisia, oggi quelle stesse persone si mettono in evidenza con le loro dimostranze di gratitudine. Dedico quindi questo singolo a tutti i sanitari, alle forze dell’ordine, a tutti gli operatori, nessuno escluso, che obbligatoriamente devono recarsi al lavoro per garantire i nostri bisogni fondamentali. La composizione – ha poi aggiunto – è quella materia dentro la quale mi rifugio per trovare sfogo. Questo periodo mette in discussione la stabilità emotiva di ogni singolo individuo, anche la mia. Quindi, per cercare di simulare una sorta di rapporto sociale ci si catapulta tutti quanti nel mondo dei social. Qui nasce il mio sentimento di rammarico che ho voluto raccontare col testo di una canzone e spero che tanti altri musicisti possano aggiungere il loro strumento a questo brano».
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Un appello, quello lanciato quasi in sordina da Davide Turci attraverso la sua pagina Facebook, che ha ricevuto sin da subito l’apprezzamento di tantissime persone e, soprattutto, l’adesione di tanti musicisti: Gianluca Calò, Enrico Bartoli, Matteo Luppi, Roberto Chiodi, Mattia Facchini, Michele Pelonara, Paolo Iotti, Emanuele Iotti, Eugenio Baroni, Max Baldaccini, Thomas Romano, Francesco Guerra, Cristina Montanari, Steve Ganzerla e altri ancora che si stanno via via aggregando. Ogni volta che Davide riceverà alla mail matteoluppidrm@gmail.com, una performance in più, la aggiungerà al grandissimo gruppo che si sta formando, anche attraverso video clip. Ed ogni volta, in sovraimpressione ci sarà l’Iban dell’Ausl di Modena dove chi vorrà potrà fare il suo versamento. Una procedura, quindi, molto semplice, diretta e veramente aperta a tutti, senza confini o limitazioni, proprio come la musica. Distanti, ma vicini. Oggi più che mai.
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