L’intervista alla conduttrice di Oggi è un altro giorno il nuovo programma del pomeriggio di Rai1
Sarà una delle novità della programmazione del day time di Rai1. Oggi è un altro giorno è la scommessa del direttore di Rai1 Stefano Coletta che ha chiamato Serena Bortone, che conduceva Agorà nella sua Rai3, per condurre questo nuovo appuntamento televisivo. Abbiamo fatto alcune domande a Serena a poche ore dalla partenza di questo nuovo programma.
Domani è un altro giorno per Serena Bortone, giorno di debutto, che giorno sarà?
Colazione con tè verde come al solito e poi la curiosità per quello che arriverà o non arriverà, energia e sorrisi nel lavoro e non solo. Ogni giorno è sempre altro da ieri, viviamocelo fino in fondo!
Rossella nel celebre finale di Via col vento citava Tara, la sua casa, per te la Rai è diventata la tua casa, ma cos’è veramente per Serena Bortone la Rai e come la viveva da fuori prima e dal di dentro oggi ?
Ho iniziato a lavorare a 18 anni, precaria, come assistente ai programmi. Quindi la Rai è stata subito la mia casa, e ho continuato a sceglierla sempre: perché sento forte il mandato del servizio pubblico e perché mi ha sempre garantito libertà e pluralismo. Da questo punto di vista hai ragione, la Rai è un po’ la mia Tara, con la differenza non da poco che qui non ci sono schiavi!
Tanta gavetta prima di arrivare alla conduzione di un programma su Rai1, la racconti ai lettori di TvBlog che magari non ti conoscono ?
È lunga e piena di tanti aneddoti, episodi, incontri particolari che hanno lasciato il segno. I miei ricordi partono dallo splendore di Rudolf Nureyev, che ballò nello studio di Alla ricerca dell’arca, e arrivano fino alla forza e alla dignità di Marisa, vedova del fondatore della protezione civile di Codogno, morto per Covid, che ho avuto ospite il 2 giugno ad Agorà e che mentre mi ringraziava per la compagnia e il coraggio che le avevamo dato con le nostre dirette, mi ha fatto piangere di commozione. Ho lavorato in tanti programmi e in tutte le vesti possibili: da ragazzina seguivo la produzione con Mino Damato, poi con Avanzi, sono stata redattrice di cronaca con Ultimo Minuto e inviata di inchiesta con Lubrano che mi ha battezzato in video. Poi ho incontrato la politica con Anna La Rosa, sono stata autrice di programmi di costume e di reportage sui sentimenti che ho realizzato girando l’Italia per mesi. Con Agorà di Andrea Vianello, dove ero sia autrice che inviata, sono partiti dieci anni importanti: devo a lui il debutto nella conduzione estiva del programma. L’invernale è arrivata tre anni fa. Ed ora eccomi qui: con professionalità e umiltà, pronta a scrivere una nuova storia, sempre con un sorriso.
A Rai1 trovi Giovanni Anversa e Stefano Coletta, due persone che conosci molto bene, pensi che saresti approdata ugualmente sulla prima rete della Rai senza di loro e chi sono per te ?
Conosco Stefano Coletta da quando facevamo entrambi gli inviati per Lubrano. Eravamo precari con una gran voglia di lavorare e una grande curiosità per l’altro. Stefano unisce intelligenza, autorevolezza, competenza, cultura con una capacità di connessione con l’altro, chiunque egli sia, credo davvero unica. Essergli amica è uno dei doni più importanti che mi ha riservato la vita, ben al di là del lavoro. È stato lui a volermi a RaiUno, una scommessa che ho accettato con grande senso di responsabilità… ma anche con allegria. Con Giovanni Anversa ho condotto Agorà per il primo anno, è stato un compagno di viaggio prezioso, è uomo elegante nei ragionamenti, nei modi e nei sentimenti. Io sono a Raiuno per loro e con loro. La loro fiducia è la mia forza di partenza.
Veniamo al programma, quale sarà il suo elemento caratteristico, quello cioè che lo differenzierà da tutti gli altri talk show che popolano, numerosi, la nostra televisione ?
Staremo attenti alle sfumature, cercheremo di sorridere delle avversità, di condividere gioie e dolori. Voglio creare uno spazio libero di empatia, di connessione sentimentale.
Ci vuoi raccontare le varie parti di Oggi è un altro giorno, temi ed ospiti della prima puntata e più in generale della prima settimana ?
La prima parte sarà più attenta al costume oltre che alle notizie del giorno, avrò con me degli “affetti stabili” che per la prima settimana sono Sabina Ciuffini, Alessandro Cecchi Paone e Massimiliano Rosolino. Poi vireremo su temi più divisivi per concludere, in prossimità della fiction “Il paradiso delle signore”, con una storia di relazioni, di amore, che sono poi la salvezza dalle difficoltà del quotidiano.
Il direttore della Rete 1 Stefano Coletta ha voluto sottolineare che la sua rete quest’anno nel day time cercherà di raccontare le notizie e gli avvenimenti che avverranno giorno dopo giorno grazie ai conduttori dei suoi programmi, tutti giornalisti, non pensi ci possa essere il rischio di una sovraesposizione di temi ed argomenti nelle varie trasmissioni e qual è secondo te il punto di forza di questa intenzione del direttore ?
Il giornalismo è una professione che ti consegna un metodo di rigore e attenzione, che anche nella frivolezza non deve mancare mai, soprattutto in era Covid. Il mondo è così largo e la gente così piena di spunti che di certo non ci litigheremo gli argomenti! E poi essere giornalisti non vuol dire essere noiosi, semmai il contrario!
Seguivi in passato Vieni da me? Pensi che il pubblico del programma condotto da Caterina Balivo possa seguirti in massa durante questa tua nuova avventura televisiva, oppure immagini di catturarne anche di nuovo ?
Purtroppo alle 14 ero in piena riunione di redazione per Agorà, non guardavo la tv. Io penso come regola generale che bisogna in primo luogo cercare di avere rispetto e attenzione per il pubblico che trovi con la speranza di conquistarne altro. Un po’ come in politica con l’elettorato…! Comunque Caterina Balivo ha fatto un ottimo lavoro in questa fascia oraria, da sempre la più difficile di Raiuno, e la ringrazio!
Domani è un altro giorno diceva Ornella Vanoni, ma debutti a parte, come vorresti fosse il tuo domani ?
Nuovo, allegro, energico, sorprendente. Ti basta?
Si e aggiungerei con tanta salute, in bocca al lupo!