Antonio Fischetti, 65 enne di Mattinata, è il recordman della generosità. In 45 anni ha donato sangue per ben 260 volte. Il più longevo donatore della Puglia e tra i pochi in Italia. Questa mattina presso il Centro trasfusionale dell’Ospedale di Manfredonia la sua ultima donazione.
“Purtroppo si, il protocollo prevede che si può donare fino a 65 anni. Dispiaciuto? Un po si, ma orgoglioso e felice per aver contribuito a salvare tante vite umane. Ecco perchè da sempre invito tutti a donare sangue”. Nel solo 2023, Antonio Fischetti, socio dell’AVIS di Mattinata, ha donato il sangue per dieci volte, l’ultima oggi davanti al direttore dell’ASL Foggia, Antonio Nigri, e al parlamentare garganico, Giandiego Gatta.
“Spesso – ha aggiunto Fischetti sento polemizzare intorno all’ospedale di Manfredonia, ma questa è davvero un’eccellenza e non solo per i manfredoniani. Il centro trasfusionale? Funziona in modo eccellente, bravi tutti”. Per celebrare l’importante traguardo si è mosso anche il direttore dell’ASL, Antonio Nigri. “L’ospedale di Manfredonia è un presidio indispensabile per la zona garganica che va da Zapponeta a Vieste. La ricchezza dei servizi sanitari della provincia di Foggia va difesa e sostenuta anche con piccoli gesti come quello del signor Fischetti”.
Al netto di Casa Sollievo della Sofferenza, il presidio di Manfredonia riveste un ruolo importante per le popolazioni del Gargano. “È un presidio di base che ha la funzione di filtro della presa in carico delle cronicità territoriali prima eventualmente accedere con diagnosi appropriate presso il Policlinico di Foggia o Casa Sollievo di San Giovanni”. Infine Nigri annuncia la ripresa del reparto di radiologia affidato al dott. Gravina. “Mettiamo fine alla criticità di questo reparto”.
Sull’ospedale Camillo De Lellis, è intervenuto anche il deputato Giandiego Gatta. “Lo dico da sempre che questo è un ospedale importante, un ospedale di comprensorio. È l’avamposto sanitario che dà importanti risposte di salute agli abitanti di Zapponeta, Manfredonia, Mattinata, Monte Sant’Angelo e Vieste, oltre 100 mila abitanti che d’estate diventano almeno il triplo. Ecco perchè va salvaguardato e potenziato. Abbiamo dei reparti di eccellenza con dei primari qualificati. Ovviamente ci sono delle criticità che vanno risolte”.