Due mesi di emergenza, due mesi di generosità: mai come in questo periodo la solidarietà della Bassa Romagna si è fatta sentire, con tutta la sua energia. Raccolte fondi, donazioni spontanee, mobilitazione del volontariato: tante facce, tutte accomunate dal desiderio di poter fare qualcosa per affrontare al meglio l’emergenza Covid-19.
I numeri di questo incredibile movimento sono raccolti principalmente dalle donazioni, benché vi siano aiuti più difficili da quantificare, come la disponibilità di tanti cittadini che in queste settimane hanno contattato la Protezione civile per poter aiutare nelle consegne o nelle telefonate di assistenza agli anziani.
L’ospedale di Lugo ha beneficiato di oltre 1 milione di euro (1.057.000 euro): donazioni provenienti principalmente dal territorio della Bassa Romagna. Anche la Protezione civile della Bassa Romagna ha aiutato l’ospedale, partecipando alla donazione di 20mila mascherine e 2 bancali di gel disinfettante.
La Croce Rossa della Bassa Romagna, impegnata nella consegna di beni di prima necessità, nel presidio dell’ospedale e in numerose attività sanitarie alla gestione dei casi positivi, ad oggi ha ricevuto donazioni per 7.500 euro e beni per un valore di 4mila euro.
“L’ospedale di Lugo in questa crisi ha dimostrato non solo la sua importanza strategica all’interno della rete ospedaliera della Romagna, ma anche il valore del suo personale sanitario – hanno dichiarato i sindaci dell’Unione -. Le tante donazioni a favore di questa struttura sono la testimonianza del forte legame dei cittadini della Bassa Romagna con il loro presidio territoriale”.
Tornando alle donazioni, Oltre 100mila euro sono stati invece raccolti dalla campagna “Mettiamoci il cuore”, lanciata dall’Unione dei Comuni della Bassa Romagna e destinata alla solidarietà alimentare e all’avvio di progetti legati al superamento dell’emergenza; a questi si aggiungono i 21.480 euro raccolti da “Selvatico”, con artisti da tutta Italia che hanno messo in vendita proprie opere a prezzi calmierati per aiutare il nostro territorio.
Vi sono poi le donazioni del mondo dell’associazionismo locale, in parte confluite all’ospedale di Lugo, in parte destinate alla Protezione civile: si parla in questo caso di oltre 80mila euro, a cui vanno aggiunte le donazioni in mascherine per dipendenti, forze dell’ordine e cittadinanza, e altri dispositivi e beni di prima necessità; ci sono poi i 38mila euro raccolti con la campagna lanciata dagli studenti del Liceo di Lugo. Non sono mancate le azioni frutto dell’integrazione socio-culturale, con donazioni da parte dei richiedenti protezione internazionale e delle associazioni culturali e religiose.
Anche le imprese hanno dato un enorme contributo, con donazioni in denaro, ma anche con importanti forniture di Dpi, sempre in omaggio. Il territorio dell’Unione della bassa Romagna ha risposto con estrema rapidità all’emergenza, tanto che in poche settimane ben quattro aziende hanno adattato la propria produzione alla realizzazione di dispositivi di protezione.
“Di fronte a tante brutte notizie, possiamo trovare conforto nell’enorme spirito di solidarietà che caratterizza le nostre comunità – hanno aggiunto i sindaci -. In queste settimane abbiamo assistito a una vera e propria mobilitazione di massa, una gara di solidarietà; a nome di tutti gli amministratori non possiamo che dire grazie a tutti coloro che hanno dato il proprio contributo, in qualsiasi forma. Ringraziamo anche i tanti volontari che si sono spesi senza riserve, aiutandoci ad affrontare un’emergenza che non conosce eguali nella nostra storia recente: a loro va anche la riconoscenza delle tante famiglie che hanno ricevuto aiuti e assistenza”.