“Siamo più longevi e abbiamo debellato alcune malattie grazie ai vaccini, le sfide del futuro avranno a che fare con la sconfitta dei virus”. È l’uomo dell’anno: a lui si deve la ripresa della nostra normalità. Il generale Francesco Paolo Figliuolo, da marzo commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, è stato accolto ieri al Principe di Savoia dagli applausi calorosi e sinceri degli ospiti dell’associazione milanese Amici della Lirica. La presidente del sodalizio, Daniela Javarone, ha voluto consegnare alla celebre “penna ” il riconoscimento che ogni anno viene attribuito a persone che si sono distinte per il proprio operato: il…
“Siamo più longevi e abbiamo debellato alcune malattie grazie ai vaccini, le sfide del futuro avranno a che fare con la sconfitta dei virus”. È l’uomo dell’anno: a lui si deve la ripresa della nostra normalità. Il generale Francesco Paolo Figliuolo, da marzo commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, è stato accolto ieri al Principe di Savoia dagli applausi calorosi e sinceri degli ospiti dell’associazione milanese Amici della Lirica. La presidente del sodalizio, Daniela Javarone, ha voluto consegnare alla celebre “penna ” il riconoscimento che ogni anno viene attribuito a persone che si sono distinte per il proprio operato: il premio “Amici della Lirica città di Milano”, in passato assegnato anche all’allora presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, a Riccardo Muti e a Renata Tebaldi. “Voglio condividere questo riconoscimento con tutte le persone che lavorano nella struttura, sottolineando anche che è un premio alla squadra Italia. Qua si lavora insieme”, ha commentato.
“Mi hanno chiesto spesso: in questi mesi così pesanti non le è mai venutin mente di abbassare la guardia?“. Tanto affetto e calore mi fanno venire voglia di fare ancora di più”. Numerosi gli ospiti, fra cui il presidente della Regione Attilio Fontana, il presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi, il consulente per l’emergenza Covid in Lombardia Guido Bertolaso, il generale di corpo d’Armata Mauro Del Vecchio, i generali Alfonso Miro e Antonio Pennino, il console generale della Federazione russa Dimitry Shotodin.
“L’ultima volta che sono venuto qui a Milano – ha raccontato Figliuolo – sono stato al Niguarda e lì ho visto un altro pezzo di quella che è la generosità della Lombardia e di Milano in particolare. C’è un hub, all’interno del Niguarda, che sta funzionando per alcuni giorni alla settimana per le vaccinazioni e che è attivato da sanitari in pensione. Lì mi hanno regalato un libercolo dell’inizio dell’800 stampato a Milano. Parla di una città della Francia dove arriva un banditore e dice: “Attenzione sta arrivando il vaiolo, se volete ci sono gli uffici pubblici per fare la vaccinazione“. Chi avuto la possibilità di farla ma ha scelto diversamente ha visto i figli morire: moriva un malato su sette e dei sei che rimanevano vivi più della metà restava deturpato per tutta la vita dai segni del vaiolo”. E ancora: “Mi sono detto: è illuminante, fa davvero al caso mio, bisogna continuare a vaccinare. Oggi la scienza ci dice che bisogna fare la terza dose; la stiamo facendo ai più fragili, poi al personale delle residenze degli anziani. Come vedete la vaccinazione segue la linea della scienza, ma anche una linea etica”.
Il generale Figliuolo, che ha indossato il basco blu dei City Angels donato da Mario Furlan, ha lodato l’associazionismo: “Ha dimostrato che in Italia c’è voglia di rinascita. Tante cose che si erano accantonate si sono dimostrate attività fondamentali. I City Angels, l’Associazione nazionale alpina che vedo qui, persone che regalano il proprio tempo agli altri, sono veramente il bello dell’Italia”. Una targa è stata consegnata da Francesco Tambasco, a nome del consiglio di amministrazione di Mediolanum Soccorso. La trasferta milanese del generale è proseguita a Palazzo Cusani.
Raffaella Parisi
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