Ci sono tradizioni di tutto il mondo che celebrano la generosità, l’ospitalità, la gentilezza e l’aiuto reciproco, da cui soprattutto in un momento difficile come questo dovremmo farci ispirare.
Dalla Grecia al Sud Africa, dal Giappone alla nostra Italia, ecco le tradizioni più belle all’insegna della gentilezza e della condivisione.
L’importanza dell’ospitalità in Grecia
In Grecia gli stranieri si dice siano sempre benvenuti, trattati come ospiti d’onore. In realtà non vale solo per la Grecia ma a quanto pare è qui che nell’antichità nacque la cosiddetta philoxenia, ovvero l’ospitalità intesa non solo come dovere ma come una forma di cura e rispetto per l’ospite straniero.
Tant’è che era considerata sacra e c’era persino un dio protettore degli ospiti e dell’accoglienza, Zeus Xenios. Guai a deluderlo rifiutandosi di non accogliere un ospite anche inatteso, noto o sconosciuto.
L’Ubuntu in Sudafrica
La parola “Ubuntu” fa riferimento a quella che potremmo definire una filosofia di vita, secondo la quale “io sono ciò che sono in virtù di ciò che tutti siamo“. Un’ideologia basata sulla lealtà e sulle relazioni reciproche secondo la quale nessun essere umano può esistere isolato dagli altri riconoscendo l’importanza dell’interconnessione.
In Sudafrica, ma anche in altri stati africani, questa filosofia viene celebrata con manifestazioni di gentilezza e compassione, soprattutto verso persone di diversa estrazione culturale. Ne era un convinto sostenitore anche Nelson Mandela.
L’Omotenashi in Giappone
In Giappone gli ospiti sono considerati molto importanti e la tradizione dell’ospitalità ha anche un nome, Omotenashi, che va intesa come dedizione all’ospite, volontà di intrattenerlo con tutto il cuore. La si può sperimentare un po’ ovunque, non solo quando si viene accolti in una casa, e si esprime in varie modalità, per esempio con inchini, calorosi benvenuti e gesti di gentilezza vari, rivolti in particolare agli stranieri.
Il “cafè suspiso” in Italia
Anche noi italiani possiamo vantare una tradizione all’insegna della pura generosità ed è quella del famoso “‘O cafè suspiso” di Napoli, che si è diffusa anche altrove. Consiste nel pagare due caffè lasciandone uno a uno sconosciuto, che magari non può permetterselo. Perché un caffè non si nega a nessuno!
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