Il 13 novembre è la «Giornata Mondiale della Gentilezza», istituita a Tokyo nel 1997. La gentilezza come stile di vita per rendere il mondo un posto migliore, non soltanto in relazione ai modi, ma anche al modo d’essere al mondo. La gentilezza non solo come assenza di maleducazione ma pure come mancanza di indifferenza e, al tempo stesso, presenza di inclusione, di cordialità, di buone intenzioni.
«Filastrocca della gentilezza» di Mimmo Mòllica
La gentilezza
è una dolce carezza
ed ognuno l’apprezza,
come un fiore in un’aiuola,
come una dolce parola.
La gentilezza
è assai più di un dovere,
è il più dolce piacere,
segno di intelligenza,
di finezza e accoglienza.
La gentilezza
linguaggio naturale,
la sente il non udente,
la vede il non vedente,
perché c’è tanta gente
che sta già combattendo
contro un nemico orrendo
e noi non lo sappiamo,
neanche lo immaginiamo!
Siamo sempre gentili,
riponiamo i fucili,
la buona convivenza,
come fosse una scienza
vale più d’un tesoro
sul posto di lavoro,
col compagno di banco,
con chi ci vive al fianco.
La gentilezza
in fondo è una carezza
che facciamo alla gente,
a un amico, a un parente,
e non ci costa niente!