Con la conversione in legge del Decreto Liquidità sono state introdotte diverse novità per le imprese colpite dall’emergenza sanitaria, tramite gli emendamenti passati in fase di dibattito parlamentare. “C’è un cauto ottimismo con il nuovo articolo 1-bis, secondo cui le richieste di finanziamenti devono essere integrate da un’autocertificazione del titolare d’impresa e la banca non è tenuta a svolgere accertamenti ulteriori rispetto alla verifica formale di quanto dichiarato – spiega il vicepresidente con delega al credito, Alessandro Pesaresi – Già l’ABI, subito dopo la conversione in legge del decreto, ha richiamato la massima attenzione e l’immediato impegno attuativo delle banche: ci aspettiamo quindi tempi rapidi, e in questo senso abbiamo allertato lo sportello credito dell’associazione per assistere le aziende, valutare le singole posizioni e accompagnarle nelle richieste, monitorando l’effettiva accelerazione dell’iter”.
Resta ancora tuttavia da sciogliere il nodo dell’ok da parte della Commissione europea: la norma che consente di aumentare fino a 30 mila euro i prestiti garantiti dallo Stato e di allungarne la scadenza da sei a dieci anni non è infatti ancora operativa, in attesa del via libera da Bruxelles nell’ambito delle deroghe temporanee rispetto alle regole sugli aiuti di Stato. “Un passaggio formale, ma che nella sostanza non consente alle banche di cominciare a operare: speriamo che questo ultimo ostacolo sia presto superato”, conclude Pesaresi.
Per contattare lo sportello credito di Confindustria Romagna: 0541-352323 credito@confindustriaromagna.it
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