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Il numero di infezioni diminuirà nei prossimi giorni? Le misure hanno avuto effetto? Sono giorni complessi, anche per RIVM dice NOS in un’intervista con il direttore Jaap van Dissel e con Jacco Wallinga, responsabile dei modelli di calcolo. “Nello sventurato caso che il numero di contagi aumenti la prossima settimana, ulteriori misure sembrano inevitabili”, dice l’Istituto di Sanità.
Ma secondo la RIVM, l’effetto delle misure è ora chiaramente visibile. La diminuzione della percentuale di persone positive i crea ottimismo. “Fino ad ora abbiamo assistito all’aumento esponenziale, quindi è una svolta importante”, affermano van Dissel e Wallinga.
“Tutto sta andando per il verso giusto. Pensiamo che il numero di positivi che arriva dai test-lab dei GGD rimanga alto, ma ci sono anche altre cose che rendono difficile indicare il numero esatto: guardando la percentuale di test positivi, vediamo che è diminuito leggermente negli ultimi giorni, e vediamo che i ricoveri ospedalieri sono rimasti costanti per giorni e che i ricoveri IC sono aumentati meno rapidamente di quanto inizialmente calcolato”, dicono gli esperti di RIVM
Secondo RIVM, il numero di contagi aumenta ma dai test sembra che un’inversione di tendenza possa essere in vista. Van Dissel: “Se guardi altri paesi, dove le misure sono state introdotte più tardi, vedi numeri alle stelle. In ogni caso, i numeri che arrivano dagli street-lab sono rimasti costanti per una settimana”.
NOS chiede: attendere ancora potrebbe, tuttavia, significare un carico ulteriore per gli ospedali se la diminuzione annunciata dei numeri, poi, non dovesse verificarsi: non sarebbe più saggio adottare subito misure aggiuntive in via precauzionale?
Van Dissel dissente: gli indicatori dicono che i numeri sono stabilizzati e anche se non dovessero diminuire, rimarrebbero stabili. Possiamo riparlarne lunedì.
Tuttavia, incalza NOS, quei numeri non scenderanno sotto la soglia di guardia prima di gennaio. Cosa vorrà dire per Natale e Capodanno? Van Dissel è cauto: prima vogliamo vedere la diminuzione, e se a metà dicembre sarà confermata dal trend, potremo parlare delle Feste.
Eppure, dice ancora NOS, i segnali che i due esperti lanciano sono discordanti: Jaap van Dissel ha affermato in Parlamento che “potremo rilassarci” prima della prima ondata mentre Wallinga, ad AD, ha detto che forse ci siamo rilassati troppo la scorsa estate.
Wallinga: “Quello che ho cercato di indicare è che molte persone hanno cambiato il loro comportamento a marzo, ma penso che durante l’estate sia nata l’idea: tutto è di nuovo possibile “, l’esperto ha detto di riferirsi al comportamento delle persone e non alle regole. E Van Dissel ha aggiunto: “Questo è il punto che abbiamo appena sottolineato. Finché il cittadino non si sentirà padrone del problema, continueremo a vedere questi problemi”.
Nel paragonare la situazione olandese con il resto d’Europa, Van Dissel dice: “la cosa notevole è che la maggior parte dei paesi sta adottando misure che avevamo preso due settimane fa: chiudere il settore della ristorazione, mantenere aperte le scuole e ridurre i contatti”.
E se a gennaio i numeri scendessero molto, cosa succederà? Molto dipenderà dal calo, dice Van Dissel: “Credo si possa comunque affermare che l’allentamento che abbiamo consentito ha portato ad un aumento significativo”. Benchè sia presto per giungere a conclusioni, Van Dissel ritiene che il numero di contatti sociali consentiti rimarrà comunque ristretto anche quando le misure verranno rimosse.