BARI –  Dalla Russia con amore. Non è un remake di un romanzo di Fleming con lo 007 più amato al mondo ma il senso della donazione di 8 tonnellate di dispositivi sanitari giunti con un tir dalla Svizzera in Puglia, effettuata dal Patriarca di Mosca e di tutte le Russia Kirill. L’iniziativa solidaristica è giunta ieri dopo che in mattinata l’ambasciatore della Federazione russa a Roma, Sergej Razov, durante un briefing organizzato da Russia Today, aveva dichiarato di aver ricevuto richieste di assistenza anti Covid 19 dalle regioni italiane di Piemonte, Puglia e Friuli. «La notizia dell’eroico lavoro dei nostri militari si è diffusa in tutta Italia: riceviamo centinaia di chiamate, lettere in cui ringraziano la Russia e il suo presidente», ha raccontato Razov.

«L’amicizia, si dice, si vede nel momento del bisogno e il patriarca Kirill non ha fatto mancare il suo sostegno alla Regione Puglia e alla città di Bari che ospita la tomba di San Nicola. Gli avevamo chiesto aiuto e gli avevamo detto che avevamo bisogno di dispositivi di protezione individuale e di mascherine. E il patriarca ci ha risposto subito con una lettera bellissima e con questo importante dono»: così ha salutato, con gratitudine, l’arrivo del carico sanitario Michele Emiliano. Il governatore ha poi reso noto una parte della lettera di Kirill: «La sua terra sta a cuore a tutti i russi ortodossi. Proprio qui nella città di Bari riposano le sacre reliquie del grande Santo di Dio San Nicola di Mira. La Puglia e la Russia sono unite da un particolare legame spirituale. Su questo legame i pugliesi potranno contare sempre, perché questa è la natura del popolo russo e questa è la nostra amicizia». Il governatore ha poi aggiunto: «Il popolo pugliese ha grandi amici, l’Elemosiniere del Papa ha portato due ventilatori, il patriarca di Mosca un camion intero pieno di materiali». Il responsabile della Protezione civile, Mario Lerario, ha confermato che con il tir russo sono arrivate – per il sistema sanitario pugliese – 31 pedane con 600 termometri, 300mila mascherine chirurgiche, 200mila mascherine KN95, 300mila camici medici, disinfettanti e occhiali.

Sulla donazione da Mosca questo è il commento di Michele Bollettieri, console della Federazione russa a Bari: «C’era stata una richiesta dalla Regione Puglia a padre Venceslao, rettore della chiesa Russa di Bari. I rapporti tra la Puglia e la Federazione russa – afferma – sono antichi, per ragioni storiche, religiose e geografiche, sono stati sempre vivi. Qui c’è una comunità russa forte, come intensa è la devozione russa per San Nicola. Insomma era naturale che la Russia mostrasse solidarietà verso la Puglia. Non dimentichiamo che Putin e Medvedev sono stati a Bari. Sono testimonianze di una vicinanza costante e crescente tra i due popoli». La pandemia, poi, ha solo rimandato un appuntamento in Russia nel quale la Puglia sarebbe stata ospite d’onore: «La Regione sarebbe stata a giugno invitato d’eccezione per il St. Petersburg International Economic Forum, su iniziativa del consolato e di Conoscere Eurasia di Antonio Fallico: avrebbero partecipato anche chef pugliesi e una delegazione del Teatro Petruzzelli. L’appuntamento è rimandato al 2021», conclude Bollettieri.





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