di Massimo Selleri Quando si tratta di solidarietà gli artigli dell’Aquila diventano teneri. L’ultima iniziativa dell’associazione Fortitudo per il Sociale è qualcosa di innovativo, un centro estivo gratuito e volante che va direttamente nei cortili delle famiglie che sono più in difficoltà. Siamo in via della Beverara in una delle zone più popolari della città e lì due volte la settimana, il martedì e il giovedì, nel complesso degli appartamenti di prima accoglienza arrivano i canestri biancoblù per una mattinata all’insegna della palla a spicchi e…
di Massimo Selleri
Quando si tratta di solidarietà gli artigli dell’Aquila diventano teneri. L’ultima iniziativa dell’associazione Fortitudo per il Sociale è qualcosa di innovativo, un centro estivo gratuito e volante che va direttamente nei cortili delle famiglie che sono più in difficoltà. Siamo in via della Beverara in una delle zone più popolari della città e lì due volte la settimana, il martedì e il giovedì, nel complesso degli appartamenti di prima accoglienza arrivano i canestri biancoblù per una mattinata all’insegna della palla a spicchi e di altri giochi che non prevedono il contatto, dato che al momento in regione non sono consentiti.
L’iniziativa ricorda molto le radici della Effe quando all’inizio del secolo scorso il canonico don Raffaele Mariotti andava in giro per le strade polverose a raccogliere i ragazzi sbandati e senza famiglia e li portava in quel ricreatorio che poi si trasformò nella Società Ginnastica Fortitudo. Anche qui è l’associazione a muoversi verso le famiglie in difficoltà, in un rapporto fiduciario che si è costruito in questi mesi di stato di emergenza, quando attraverso la spesa solidale i volontari biancoblù sono entrati nelle case di chi era in difficoltà.
“Settimana dopo settimana – spiega il presidente di Fortitudo per il sociale Giorgio Archetti – ci siamo accorti di essere diventati un punto di riferimento per queste persone ed è stato perciò naturale chiederci cos’altro potevamo fare per i più piccoli, loro che senza scuola corrono il rischio reale di esclusione sociale. E’ nata così l’idea del campo estivo “L’Educazione va a Canestro”: due canestri, tante palle a spicchi e una squadra di 22 bimbi, 22 storie personali e familiari complesse eppure 22 sorrisi di quelli che ti aprono il cuore. L’affetto e l’allegria che ogni volta ci regalano questi bambini sono la moneta che ripaga qualunque fatica”.
L’iniziativa si è resa possibile grazie ad una serie di collaborazioni importanti, la prima è quella del quartiere Navile con il suo presidente Daniele Ara che ha subito messo in moto per aggirare gli eventuali ostacoli, a seguire la cooperativa Open Group, una impresa sociale che coniuga cultura e inclusione, e chiaramente la Fortitudo Pallacanestro con il suo presidente Christan Pavani che proprio ieri ha visitato il centro estivo. Con l’iniziativa della spesa l’associazione ha raggiunto circa 50 famiglie che per la loro serenità avevano la necessità di non avere il problema del cibo non avendo fonti di guadagno certe e tra i vari progetti futuri vi è anche quello di costruire un percorso formativo per chi non riesce a entrare nel mondo del lavoro. Fortitudo per il sociale raccoglie fondi anche attraverso le donazioni e sulla sua pagina facebook è possibile conoscere le modalità con cui è possibile finanziarla.
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