Quest’anno l’iniziativa di solidarietà promossa da Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar, ha raccolto più di 26mila euro che andranno all’Associazione MondoDonna Onlus di Bologna.
Dai 3mila euro raccolti l’anno scorso, ai 26mila quest’anno. Si è conclusa con un netto aumento il fondo dell’iniziativa di solidarietà “Il mondo ha bisogno delle donne” promossa anche quest’anno da Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar per il Triveneto e l’Emilia Romagna, per sostenere progetti in favore delle donne e contro la violenza di genere. La consegna simbolica di un assegno da 26.884,44 euro, per la precisione, si è tenuta ieri a Bologna presso l’Eurospar di via Giuseppe di Vittorio alla presenza di Loretta Michielini, presidente dell’Associazione MondoDonna Onlus, che ha ricevuto il fondo di solidarietà da parte dei clienti del supermercato Despar.
La raccolta fondi si è svolta dal 20 febbraio al 7 marzo in tutti i punti vendita a marchio Despar, Eurospar e Interspar di Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige ed Emilia Romagna, e consisteva nell’arrotondare in eccesso lo scontrino. Quei soldi in più pagati dai clienti sono andati in beneficienza anche all’Associazione MondoDonna Onlus che si occupa di protezione delle donne dalla violenza di cui purtroppo troppo spesso ne sono vittime. «Esprimo molta gratitudine per questa iniziativa di aiuto concreto e di attenzione al problema crescente della violenza di genere, sicuramente aggravato, nel quadro delle violenze domestiche, anche dall’emergenza pandemica che stiamo vivendo e che impone una convivenza maggiore e forzata con gli uomini maltrattanti», ha dichiarato Loretta Michelini, presidente di MondoDonna Onlus.
Alla consegna dell’assegno da oltre 26mila euro c’era anche Patrizia Pituelli, direttrice Vendite canale Despar ed Eurospar di Aspiag Service che ha commentato: «Questa iniziativa dedicata alle donne conferma la nostra volontà di essere vicini alle persone, in particolare a quelle più fragili, e di impegnarci per contribuire alla sensibilizzazione su grandi questioni che affliggono la nostra società come la violenza di genere, che purtroppo la pandemia ha contribuito ad accentuare, e su malattie ancora poco conosciute che colpiscono le donne, come l’endometriosi».