A volte basta poco per fare del bene, piccoli gesti all’apparenza banali possono fare la differenza per le persone meno fortunate o malate. Mettere il cuore nelle attività di volontariato consente di risollevare la giornata e l’umore non soltanto di chi il gesto solidale lo riceve, ma anche delle persone che lo compiono.
Dedicarsi alla beneficenza arricchisce la propria vita di esperienze positive, che avvengono in un contesto di socialità ad alto valore emotivo. Regalare il proprio tempo ai più bisognosi di cure e attenzioni fa stare subito meglio: si offre un sorriso, si tende la mano e la prospettiva cambia in maniera repentina. Scegliere di fare una donazione, a sostegno di percorsi assistenziali e di cura portati avanti da una determinata associazione, è un gesto molto nobile. Le persone che hanno bisogno d’aiuto sono davvero tante e le occasioni di rendersi utili di certo non mancano. Sapevi che le donazioni alle ONLUS e alle associazioni di volontariato sono detraibili? Un motivo in più – quello della presenza di agevolazioni fiscali per chi dona – per andare alla scoperta di questo universo fatto di amore e condivisione. Naturalmente è sempre consigliato, prima di procedere con l’erogazione liberale, documentarsi in merito all’associazione alla quale si vuole destinare il denaro. C’è spesso un’aura di diffidenza attorno alle procedure relative alle donazioni, che finisce per frenare le persone dal compiere il gesto di cuore. Identificare l’ente come ‘affidabile’ è dunque necessario, anche per sincerarsi che di quella somma donata venga poi fatto buon uso. Un check sul portale internet, per scoprire progetti e attività dell’associazione scelta è dunque doveroso: orienterà la decisione per il meglio.
Come sostenere progetti assistenziali e di cura con le donazioni
Prima di esaminare le modalità attraverso le quali è possibile offrire il proprio contributo sarà utile fare mente locale su una differenza sostanziale tra due gesti solidali spesso confusi. Diversamente da quanto avviene in caso di lascito testamentario, la donazione ha un effetto immediato. Con una donazione singola è possibile supportare una tantum l’associazione prescelta e così – ad esempio – decidere di contribuire a sostegno di progetti ben precisi. Si va dal sostegno per la fornitura di farmaci essenziali al supporto dell’assistenza domiciliare, passando attraverso gli aiuti nell’acquisto di kit pediatrici. Con una donazione regolare invece si potrà letteralmente dare quotidiana continuità al lavoro degli operatori. Ma si può procedere anche ad effettuare una ‘donazione in memoria’, così da associare il nome di un caro che non c’è più a un progetto virtuoso che aiuta le persone più bisognose. Se c’è una simile volontà, si potrà anche comunicare l’avvenuta donazione alla famiglia del defunto (attraverso una lettera). Una modalità infine più ‘classica’ è quella relativa alla scelta di destinare il proprio 5×1000 all’associazione in fase di dichiarazione dei redditi. Occorre riportare all’interno del corretto riquadro ‘Sostegno del volontariato, delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale’. Naturalmente, si deve anche specificare quale sia il codice fiscale dell’associazione destinataria del denaro (che in genere si trova direttamente sul portale dedicato all’attività benefica).
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