L’ordinazione nella cattedrale di San Miniato: il nuovo parroco, originario di Orentano, domenica 28 giugno celebrerà la prima messa a Villa Campanile
SAN MINIATO. La Diocesi di San Miniato ha un nuovo sacerdote: è don Federico Cifelli, originario della parrocchia di Orentano. Nel pomeriggio di sabato 27 giugno il 37enne è stato ordinato sacerdote nella cattedrale di San Miniato dal vescovo monsignor Andrea Migliavacca. E già nella mattina di domenica 28 giugno celebrerà le sue prime due messe: si parte da Villa Campanile alle 10 e poi alle 11.30 a Orentano, nelle parrocchie dove don Federico è cresciuto.
Si tratta di un ragazzo che da sempre ha frequentato la chiesa e la messa, anche quando il sabato sera faceva le ore piccole: «A 25 anni – racconta – ho iniziato a pensarci, ma in chiesa non sono mai mancato nemmeno prima. Poi a 29 anni sono entrato in seminario: fondamentale per me è stata l’esperienza del volontariato e conoscere la sofferenza dei più deboli e degli ultimi. Nel 2009 un pellegrinaggio in Terra Santa con l’allora vescovo Fausto Tardelli ha cementato in me la decisione di prendere i voti».
L’emozione è stata tanta: in prima fila c’era il padre Michele, mentre mamma Maria Assunta se ne è andata nel 2016 a causa di una brutta malattia. Sicuramente è raro vedere un giovane che decide di indossare l’abito talare ma don Federico è convinto che ci sia qualcosa che cresce dentro di noi e ci fa fare questa scelta: «Ognuno di noi dentro ha una voce, che lo chiama. E per chi crede si tratta della voce di Dio: è una chiamata che se la accetti ti completi. Il problema è che adesso non siamo abituati ad ascoltare noi stessi né gli altri, perché viviamo in un contesto di rumore perenne dove i veri bisogni non vengono percepiti».
Don Cifelli presterà servizio nelle parrocchie di Santa Croce sull’Arno, “agli ordini” di don Donato Agostinelli. Per lui sarà sicuramente un’ottima palestra, perché Agostinelli è un uomo dal carisma e dalla tenacia rare. Con lui aveva già condiviso il percorso del seminario e del diaconato e adesso quello del sacerdozio. Di sicuro non andranno in bici assieme, perché don Federico preferisce allenarsi coi pesi e i manubri (però quelli da palestra).
Ma ci sono anche altri due prelati che hanno rappresentato altrettanti pilastri a cui affidarsi man mano che la fede cresceva: «Succede in certi momenti di fermarti a pensare a chi vorresti “somigliare”: i miei pensieri sono andati a don Giovanni Fiaschi, che mi ha cresciuto a Orentano e che adesso è a Ponte a Egola. E don Sergio Occhipinti, che è diversissimo da don Fiaschi; due figure per me complementari, che mi hanno aiutato tantissimo. Con don Sergio andiamo addirittura in palestra assieme. Uomini come loro sono riusciti a far conoscere Gesù a tanti, che è poi il nostro compito di sacerdoti». Don Cifelli, infine, ha voluto ringraziare tutte le persone che a vario titolo in questi anni lo hanno sostenuto: «Voglio ringraziare anzitutto mia mamma, che dal Cielo prega per me. La mia famiglia e tutti i fratelli e sorelle di Orentano e Villa Campanile, poiché sono il vivaio nel quale sono nato, cresciuto, e che ha visto maturare la mia vocazione al sacerdozio. Ringrazio il nostro vescovo Andrea, che ha permesso che potessi proseguire e terminare i miei studi e compiere un vero e proprio percorso di discernimento; i miei parroci, don Giovanni Fiaschi, che mi ha seguito sin da quando ero un bambino e don Sergio Occhipinti che mi ha accompagnato nell’ingresso in seminario e tutt’ora mi nutre della sua splendida amicizia fraterna».