Il presidente dell’Assemblea regionale nella sede dell’associazione, con lui anche il sindaco Massimo Bacci, il vescovo Gerardo e il presidente di Anpas Marche, Andrea Sbaffo 

JESI, 3 maggio 2020 – Il volontariato è il motore pulsante della nostra Italia. Il volontariato non si ferma mai. Lo trovi tra le macerie di un terremoto, lo trovi tra le lacrime di chi soffre, lo trovi nel mondo parallelo dei più fragili che ci vive accanto, talvolta nella nostra indifferenza, lo trovi nelle emergenze grandi e piccole del nostro Paese. E lo abbiamo trovato, puntuale, anche in quest’ultima tragedia mondiale che è la pandemia da coronavirus.

Il volontariato si alimenta di dedizione, condivisione, altruismo, ideali, solidarietà, impegno quotidiano, preparazione costante. Il volontariato è il cuore che batte sempre. Per tutti. Senza distinzioni. Saremmo più poveri, indifesi, ignorati, senza il volontariato che si dispiega in tante associazioni benemerite, sono 2.500 nelle Marche, vanto dei nostri territori.

È questo il senso che abbiamo colto nell’incontro avvenuto nella sede della Croce Verde di Jesi, presenti volontari e volontarie dell’associazione, dove i rappresentanti delle istituzioni cittadine e regionali si sono ritrovati per esternare il loro grazie a questi ragazzi, un grazie che sebbene fosse rivolto all’impegno profuso durante il picco dell’emergenza Covid19, è stato sicuramente anche un grazie di esserci, sempre. Perché il volontariato riesce a dare risposte a tutti, non solo nelle emergenze.

Temperatura rilevata ad Antonio Mastrovincenzo

Con il presidente della Croce Verde, Samuele Piersanti, e il segretario, Andrea Rosati, volontario da 28 anni, – «Questi momenti ci gratificano, la vicinanza delle istituzioni è  fondamentale, non è scontato che il volontariato ci sia», ha detto – a fare gli onori di casa, anche il presidente dell’Assemblea legislativa regionale, Antonio Mastrovincenzo, il sindaco di Jesi, Massimo Bacci, il presidente Anpas regionale, Andrea Sbaffo, l’assessora ai servizi sociali, Marialuisa Quaglieri, il vescovo della diocesi jesina, don Gerardo Rocconi, che ha benedetto tutti.

Don Gerardo ha rimarcato come «il volontariato si è reso protagonista di autentici miracoli durante l’emergenza, l’ho toccato con mano alla Caritas, ma il rischio è quello di dimenticare. La solidarietà vissuta come un’esigenza, il provare sofferenza per chi soffre una condizione che ci avvicina agli altri. Sono emerse tante cose belle, un patrimonio che non dobbiamo disperdere e la mia benedizione è nel segno di Dio che tocchi il nostro cuore e lo converta».

Il presidente Antonio Mastrovincenzo ha ricordato come Giunta e Consiglio regionale abbiano approvato aiuti economici per 210 milioni di euro e che proprio il settore del volontariato sia tra quelli che dovrà beneficiarne «perché va sostenuto concretamente».

Andrea Sbaffo ha rappresentato il timore «che il post covid sia la nuova povertà determinata dall’emergenza economica. La nostra lotta contro il virus invisibile è stata irta di difficoltà ma siamo riusciti a dare una risposta eccezionale».

La nuova povertà evidenziata anche dal sindaco Massimo Bacci per il quale «ci aspetta un autunno complesso, il rischio è quello della tenuta sociale. Ma nelle difficoltà contro le quali ci siamo trovati di fronte voi volontari avete dimostrato abnegazione, generosità, preparazione».

Alla fine anche la visita di Federico Zenobi, autore del nuovo e bellissimo murale realizzato nella sede della Croce Verde.

Pino Nardella

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