A nove anni dalla prima edizione, il Cev aggiorna la pubblicazione che esplora le diverse modalità di impegno civico nei paesi dell’Unione. A curare il capitolo sull’Italia è CSVnet, con un lavoro di sintesi incentrato su una lettura del settore dal punto di vista normativo, statistico e storico
Secondo l’Eurostat – l’ufficio statistico dell’Unione Europea – il 19,3 per cento dei cittadini europei sopra i 16 anni, svolge un’attività di volontariato in contesti organizzati. Milioni di persone che, in forme e approcci molto diversi, si impegnano gratuitamente per gli altri.
Una fotografia di questo fenomeno così articolato è offerta da “Volunteering Infrastructure in Europe”, la pubblicazione del Centro europeo per il volontariato (Cev) che a dieci anni dalla precedente edizione, torna online in versione aggiornata.
Il volume è nato nel 2012, a seguito dell’Anno europeo del volontariato, con l’intento di approfondire come l’impegno civico sia strutturato nei diversi paesi dell’Unione e come i contesti culturali, storici e giuridici avessero potuto influire sulla motivazione e le attività di volontari ed organizzazioni.
Si tratta di uno strumento molto utile, nella disomogeneità dei dati sul volontariato europeo, anche per indagare il “dietro le quinte” ovvero tutto quello che si muove intorno a questo mondo, spesso non immediatamente visibile agli stessi volontari o beneficiari, ma che risulta fondamentale per garantire la sostenibilità del volontariato nel lungo periodo e aiutarlo a crescere.
La pubblicazione è composta da 36 capitoli – uno per ogni stato dell’Unione – oltre la metà dei quali aggiornati agli ultimi due anni. Nel 2021, oltre all’aggiornamento sull’Italia è stata aggiornata la Danimarca e aggiunti i capitoli su Svizzera e Bulgaria.
A curare il nuovo capitolo dedicato all’Italia è CSVnet, incaricata dal Cev di fornire un quadro sullo “stato di salute” del volontariato nazionale alla luce dei profondi cambiamenti che hanno interessato il nostro paese negli ultimi anni.
Il documento, articolato in sei paragrafi (27 pagg.), si apre con la definizione del tema dal punto di vista normativo, con un approfondimento sui principali dati legati al mondo del volontariato e del terzo settore e sulle varie tipologie di volontari attivi nel nostro paese. Segue un capitolo sul quadro giuridico normativo, con una carrellata delle principali leggi “sociali” varate dalla fine degli anni ‘70 ed un approfondimento su come la riforma del terzo settore abbia influito nel delineare il volontariato italiano di oggi: organizzato, riconosciuto dalla normativa e sostenuto sul territorio grazie alla rete dei Centri di servizio.
Il terzo capitolo analizza invece le varie strutture del non profit coinvolte nel mondo del volontariato – dalla rete dei centri di servizio alle principali organizzazioni attive in Italia – mentre il quarto presenta brevemente i principali stakeholder del settore.
A completare la rassegna un approfondimento sulle principali forme di finanziamento e gli standard di qualità e di trasparenza per le organizzazioni previsti dalla riforma del terzo settore.
Il capitolo è disponibile anche nella versione in italiano sul sito di CSVnet.